Norma
CEI 64-8

Evolu­zione e presta­zioni degli impianti elet­trici resi­den­ziali

La nona edizione della Norma CEI 64-8 in vigore dal 1° novembre 2024, segna un passo in avanti per gli impianti elet­trici resi­den­ziali. In questo appro­fon­di­mento esami­ne­remo il capi­tolo 37 e le novità per la sicu­rezza e le presta­zioni degli impianti

Normativa CEI 64-8

Cosa regola la norma e
perché è fonda­men­tale 

La Norma CEI 64-8 defi­nisce i requi­siti per la proget­ta­zione, realiz­za­zione e veri­fica degli impianti elet­trici a bassa tensione, assi­cu­rando l'esecu­zione a regola d'arte (con tensione nomi­nale non supe­riore a 1.000 V in corrente alter­nata o 1.500 V in corrente continua). Questi impianti trovano appli­ca­zione in abita­zioni, edifici indu­striali e nel settore terziario. La versione 2024 aggiorna i criteri di proget­ta­zione per inte­grare i più recenti sviluppi tecno­lo­gici.


Impianti a livelli
Capi­tolo 37

La Norma CEI 64-8 è pensata per garan­tire la sicu­rezza degli impianti elet­trici e proteg­gere le persone dai rischi, garan­tendo presta­zioni elevate e massima frui­bi­lità. In parti­co­lare, il capi­tolo 37, inti­to­lato "Ambienti resi­den­ziali – Presta­zioni dell’impianto", fornisce prescri­zioni aggiun­tive per miglio­rare le presta­zioni di impianti elet­trici in unità immo­bi­liari resi­den­ziali, siano esse parte di condo­mini o di abita­zioni mono o pluri­fa­mi­liari. Un elemento chiave è il concetto di “impianti a livelli”, che suddi­vide gli impianti in tre cate­gorie (1, 2 e 3) in base alle presta­zioni desi­de­rate. Questa clas­si­fi­ca­zione supporta proget­tisti e instal­la­tori nell’iden­ti­fi­care con preci­sione le esigenze del cliente, tenendo conto delle speci­fiche carat­te­ri­stiche dell'edificio.


  • Livello 1

    Livello base

    Rappre­senta il requi­sito minimo obbli­ga­torio per realiz­zare un impianto elet­trico sicuro e funzio­nale. Questo tipo di impianto garan­tisce la sicu­rezza di base e la frui­bi­lità. Ideale per abita­zioni con esigenze elet­triche standard, fornisce il numero minimo di circuiti, prese e punti luce neces­sari per un utilizzo quoti­diano in sicu­rezza.

    Impianti a livelli
  • Livello 2

    Livello standard

    Offre maggiore frui­bi­lità rispetto a quello base, con più circuiti, prese e punti luce per un comfort supe­riore. Include sistemi per il controllo dei consumi ener­ge­tici e la gestione dei carichi. È ideale per chi desi­dera una solu­zione completa, in grado di gestire una domanda elet­trica più elevata e miglio­rare l'effi­cienza ener­ge­tica.

    Impianti a livelli
  • Livello 3

    Livello domo­tico

    Rappre­senta il massimo in termini di dota­zioni impian­ti­stiche e inno­va­zione. Integra avan­zati sistemi domo­tici con almeno quattro funzioni, come la gestione auto­ma­tiz­zata di illu­mi­na­zione, clima­tiz­za­zione, controllo carichi e scenari. Questo impianto garan­tisce un comfort supe­riore, massi­mizza il risparmio ener­ge­tico e offre un controllo intel­li­gente e perso­na­liz­zato dei dispo­si­tivi elet­trici, anche da remoto. Perfetto per chi desi­dera una casa ultra-moderna, connessa e tecno­lo­gi­ca­mente all'avan­guardia.

    Impianti a livelli


Quali sono le prin­ci­pali modi­fiche
appor­tate al capi­tolo 37 della Norma CEI 64-8?

In gene­rale:

Colonna montante dell’impianto

(a valle del conta­tore) e inter­rut­tore gene­rale:

Dimen­sio­nati per una potenza impe­gnata di almeno 6 kW.

Sezione del montante: non infe­riore 6 mm².

 

 

Quadro di Unità Abita­tiva (QUA)

Ogni unità abita­tiva deve essere dotata di uno o più quadri di distri­bu­zione e di un inter­rut­tore gene­rale (auto­ma­tico o di manovra), facil­mente acces­si­bile all’utente.


L’inter­rut­tore, nel caso non sia auto­ma­tico, deve essere protetto adegua­ta­mente contro le sovra­cor­renti. L’inter­rut­tore gene­rale, qualora sia diffe­ren­ziale, deve essere selet­tivo (selet­ti­vità totale in caso di correnti diffe­ren­ziali) nei confronti degli inter­rut­tori diffe­ren­ziali a valle o dotato di ARD (dispo­si­tivo di richiu­sura auto­ma­tica).


Al fine di garan­tire una suffi­ciente conti­nuità di servizio, la prote­zione diffe­ren­ziale deve essere suddi­visa su almeno 2 circuiti indi­pen­denti. Si racco­manda l’impiego di inter­rut­tori diffe­ren­ziali di tipo F, per la prote­zione dei circuiti che alimen­tano lava­trici e/o condi­zio­na­tori fissi.

 

 

Punti della rica­rica per veicoli elet­trici

È consi­glia­bile predi­sporre la cana­liz­za­zione che colleghi il quadro dell’unità abita­tiva o il quadro alla base del montante, all’even­tuale area indi­vi­duale desti­nata al parcheggio degli auto­vei­coli in modo da consen­tire la rica­rica di veicoli elet­trici.

Prescri­zioni impianti a livelli:

Impianti di livello 1

In caso sia neces­sario dotare l'edificio di un'infra­strut­tura fisica multi­ser­vizio passiva, come previsto dal Testo Unico sull'Edilizia (DPR 380/01, art. 135-bis), non basta più instal­lare la clas­sica scatola termi­nale ottica di appar­ta­mento (STOA). È ora richiesto l'impiego del quadro di distri­bu­zione dei segnali di appar­ta­mento (QDSA);

Numero circuiti: A  ≤ 50 m²: 3
                           75 < A ≤  125 m²: 5
                           A > 125 m²: 6

Impianti di livello 2

Numero circuiti: A  ≤ 50 m²: 3
                           75 < A ≤  125 m²: 5
                           A > 125 m²: 6

Funzioni per la sicu­rezza non elet­trica, comfort, effi­cienza ener­ge­tica: almeno due funzioni domo­tiche (non neces­sa­ria­mente inte­grate).

Impianti di livello 3

Numero circuiti: 50 < A ≤  75 m²: 3
                           A > 125 m²: 7

Per unità immo­bi­liari con super­ficie maggiore a 50m² e fino a 100m², il numero di “prese tele­fono, e/o dati, e/o ottiche” è 2.

SPD sempre neces­sari contro le sovra­ten­sioni.

Funzioni per la sicu­rezza non elet­trica, comfort, effi­cienza ener­ge­tica: almeno quattro funzioni domo­tiche inte­grate e inte­ro­pe­ra­bili.



Campi appli­ca­tivi

Il capi­tolo 37 della Norma CEI 64-8 si applica agli impianti elet­trici resi­den­ziali, sia per nuove instal­la­zioni che per ristrut­tu­ra­zioni. Sono esclusi gli edifici di inte­resse storico-arti­stico e le parti comuni dei condo­mini.
ambienti residenziali

Condo­mini

ambienti residenziali

Villette

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Appar­ta­menti



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Appro­fon­disci

differenziali tipo F

Diffe­ren­ziali tipo F

La Norma CEI 64-8 (cap.37) racco­manda l’utilizzo di inter­rut­tori diffe­ren­ziali di tipo F per proteg­gere i circuiti che alimen­tano lava­trici e condi­zio­na­tori fissi, evitando guasti a terra e garan­tendo prote­zione da contatti diretti e indi­retti.

Appro­fon­disci

protezione da sovratensione

Prote­zioni contro sovra­ten­sioni (SPD)

Gli SPD nel quadro di unità abita­tiva (QUA) sono racco­man­dati, secondo la CEI 64-8 (cap 37), per CRL ≥ 1000 nei livelli 1 e 2 e obbli­ga­tori per CRL< 1000 nel livello 3.

 

Appro­fon­disci

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Appro­fon­disci

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