Progetta gli edifici di domani con il
Buil­ding Infor­ma­tion Mode­ling

Il Buil­ding Infor­ma­tion Model­ling (BIM) è un approccio che rivo­lu­ziona il settore delle costru­zioni, renden­dolo più effi­ciente, rapido e soste­ni­bile.
Rico­no­sciuto come il nuovo standard per il lavoro digi­tale in edilizia, il BIM porta inno­va­zione e colla­bo­ra­zione, utiliz­zando modelli tridi­men­sio­nali per proget­tare edifici e infra­strut­ture. Non si limita alla semplice visua­liz­za­zione, ma incor­pora infor­ma­zioni detta­gliate su aspetti fisici e funzio­nali del progetto, soste­nendo tutte le fasi del ciclo di vita dell'edificio.
Il BIM offre a costrut­tori e manu­ten­tori una compren­sione completa degli edifici, sia dal punto di vista este­tico che opera­tivo.

Il BIM è utiliz­zato da una vasta gamma di profes­sio­nisti nel settore delle costru­zioni e delle infra­strut­ture, costi­tuendo una banca di infor­ma­zioni centrale per coloro che sono coin­volti nel progetto.

Prin­ci­pali utiliz­za­tori del BIM sono:

• Archi­tetti: per proget­tare edifici e strut­ture in modo più effi­ciente e preciso.
• Inge­gneri (strut­tu­rali, mecca­nici, elet­trici e idrau­lici): per inte­grare i loro sistemi all'interno di un progetto edilizio.
• Imprese di costru­zioni (appal­ta­tori): per piani­fi­care e gestire i lavori, miglio­rando la coor­di­na­zione e ridu­cendo gli errori.
• Proget­tisti: per creare modelli detta­gliati che suppor­tano la visua­liz­za­zione e l'analisi del progetto.
• Clienti e proprie­tari: per otte­nere una migliore compren­sione e controllo sui loro asset, dalla proget­ta­zione alla manu­ten­zione.
• Auto­rità gover­na­tive: per miglio­rare la traspa­renza, la qualità e l'effi­cienza dei progetti pubblici.

Il BIM favo­risce la colla­bo­ra­zione tra tutti questi profes­sio­nisti: con l'aiuto del soft­ware Revit di Auto­desk, viene creata una bozza del progetto di costru­zione che viene presen­tata a tutti gli inge­gneri, gli esperti di prote­zione antin­cendio e le auto­rità coin­volte nella costru­zione.

Nel 2017, il Mini­stero delle Infra­strut­ture e dei Trasporti ha intro­dotto l'obbligo progres­sivo dell'uso del BIM tramite il decreto n. 560 del 1° dicembre 2017. Tale decreto impone l'utilizzo di stru­menti e metodi elet­tro­nici speci­fici per la proget­ta­zione, costru­zione e gestione delle opere pubbliche.
Il calen­dario previsto dal decreto, modi­fi­cato succes­si­va­mente dal DM 312/2021, stabi­lisce le seguenti scadenze:

• Dal 1° gennaio 2019 per lavori complessi di importi pari o supe­riori a 100 milioni di euro
• Dal 1° gennaio 2020 per lavori complessi con importi pari o supe­riori a 50 milioni di euro
• Dal 1° gennaio 2021 per lavori complessi con importi pari o supe­riori a 15 milioni di euro
• Dal 1° gennaio 2022 per nuove costru­zioni e inter­venti su esistenti con importi pari o supe­riori a 15 milioni di euro
• Dal 1° gennaio 2023 per nuove costru­zioni e inter­venti su esistenti con importi pari o supe­riori a 5,35 milioni di euro
• Dal 1° gennaio 2025 per nuove costru­zioni e inter­venti su esistenti con importi pari o supe­riori a 1 milione di euro

Il decreto richiede inoltre la crea­zione di un ambiente di condi­vi­sione dei dati, un piano di gestione infor­ma­tiva e criteri di inte­ro­pe­ra­bi­lità per assi­cu­rare l'imple­men­ta­zione effi­cace del BIM nelle opere pubbliche.

Sì, il BIM è il futuro del settore delle costru­zioni. Insieme ad altre tecno­logie comple­men­tari, il BIM diven­terà fonda­men­tale per affron­tare le sfide attuali del settore, carat­te­riz­zate da bassa produt­ti­vità e costi elevati. Il BIM rappre­senta la solu­zione otti­male per promuo­vere il cambia­mento digi­tale neces­sario, miglio­rando l'effi­cienza, la qualità e la colla­bo­ra­zione nei progetti di costru­zione.

La prin­ci­pale diffe­renza tra BIM e CAD è che il BIM (Buil­ding Infor­ma­tion Mode­ling) viene utiliz­zato per creare modelli tridi­men­sio­nali detta­gliati di edifici, dai quali è possi­bile gene­rare disegni e altre infor­ma­zioni. Il CAD (Computer Aided Design), invece, si concentra sulla crea­zione di disegni bidi­men­sio­nali. Mentre il CAD si limita alla rappre­sen­ta­zione grafica, il BIM integra dati e infor­ma­zioni utili per tutto il ciclo di vita dell'edificio.

Sì, il nostro soft­ware di piani­fi­ca­zione Hagercad consente di espor­tare una distri­bu­zione in RFA/IFC. La carat­te­ri­stica prin­ci­pale dell'espor­ta­zione è il sistema di armadi.

I nostri modelli BIM hanno un LoD (Level of Detail) di 200. Questo di solito copre tutta la piani­fi­ca­zione.

La prin­ci­pale diffe­renza tra i file RFA e IFC è legata al loro utilizzo e compa­ti­bi­lità:

RFA (Revit File Auto­desk): È un formato di file speci­fico di Auto­desk Revit. Viene utiliz­zato per creare e memo­riz­zare fami­glie di compo­nenti para­me­trici all'interno del soft­ware Revit, renden­dolo ideale per utenti che lavo­rano esclu­si­va­mente con Revit di Auto­desk.

IFC (Indu­stry Foun­da­tion Classes): È uno standard aperto per la descri­zione digi­tale dei modelli di edifici. Il formato IFC è proget­tato per faci­li­tare l'inte­ro­pe­ra­bi­lità tra diverse piat­ta­forme BIM, permet­tendo lo scambio di infor­ma­zioni tra vari soft­ware di proget­ta­zione e costru­zione, indi­pen­den­te­mente dal produt­tore.